LA
CICLODINAMICA. 1^ parte
La pratica fondamentale dello
studioso di ciclometria è quella di segnare i numeri lungo la circonferenza e di
tracciare le corde di distanza fra i relativi punti. In questo modo, venendosi a
configurare dei poligoni inscritti è possibile leggere nel corso delle
estrazioni, ovviamente entro uno spazio definito dal calcolo delle probabilità,
una serie di geometrie. La “lettura geometrica”, resa possibile dalla
numerazione chiusa e ripetitiva dell’insieme dei 90, va decifrata correttamente
con l’algebra e l’aritmetica modulare. All’interno del fascicolo “LA CICLOMETRIA. Armonia e Simmetrie nel
gioco del Lotto”, supplemento del numero di Totocorriere uscito nel marzo
del ‘91, l’autore Domenico Manna, fra diversi argomenti trattati, illustrò le
basi della Ciclodinamica, definita nell’occasione come “lo studio del movimento circolare nel tempo
dei numeri lungo la circonferenza”.
La ciclodinamica in senso orario è positiva e si indica con
il segno “+”.
Ad esempio, se consideriamo i numeri 1 e 12, dal numero 1
al numero 12 abbiamo una ciclodinamica positiva di (+11):
1 (+11)
è12
Il valore della ciclodinamica, però, non è assoluto, ma relativo al punto di
osservazione. Pertanto, la ciclodinamica della coppia suesposta può essere anche
letta nel verso opposto, cioè in senso antiorario. In questo caso si registra
una ciclodinamica negativa di (–11):
12 (-11)
è1
Se invece rileviamo una terna di numeri con due
ciclodinamiche uguali nel modulo, ma con verso opposto, allora abbiamo due
ciclodinamiche simmetriche:
80 ç
(-11)
1 (+11) è12
Dal numero 1 al numero 12 la ciclodinamica è (+11), mentre
dal numero 1 all’80 è (–11): le due ciclodinamiche sono simmetriche. Se gli
elementi di cui andremo a stabilire le ciclodinamiche apparterranno alla stessa
estrazione si tratterà di una geometrizzazione statica, altrimenti la
geometrizzazione sarà dinamica (numeri esaminati estratti in due diverse prove)
o parzialmente dinamica (alcuni numeri estratti in concorsi diversi, altri
estratti nella stessa prova). Le ciclodinamiche dei 5 numeri di una qualsiasi
estrazione sono 20 e si tratta, naturalmente, di una geometrizzazione statica.
Ogni numero, che forma quattro ambi con gli altri estratti, ha quattro
ciclodinamiche, ognuna di esse simmetrica alla relativa distanza fra gli
elementi considerati. Ipotizziamo che i numeri estratti siano i seguenti:
11-63-65-48-89. Il numero 11, per esempio, forma con gli altri estratti 4 ambi.
Tra parentesi in 2^ colonna abbiamo le relative distanze (D), mentre a destra
abbiamo indicato le ciclodinamiche (CD), simmetriche ad ogni distanza:
11
|
(D= -38)
|
63
|
(CD= +38) è
|
49
|
11
|
(D= -36)
|
65
|
(CD= +36) è
|
47
|
11
|
(D=+37)
|
48
|
(CD= -37) è
|
64
|
11
|
(D= -12)
|
89
|
(CD= +12) è
|
23
|
Con l’aiuto dell’algebra è possibile compilare un prospetto
che riassume le 20 ciclodinamiche fra i 5 estratti: il prospetto delle
Simmetrie, uno strumento che consente di calcolare rapidamente, come in una
tavola pitagorica, tutte le simmetrie bilaterali fra le coppie di numeri di una
qualsiasi formazione.
|
2a
|
2b
|
2c
|
2d
|
2e
|
-a
|
-
|
2b-a
|
2c-a
|
2d-a
|
2e-a
|
-b
|
2a-b
|
-
|
2c-b
|
2d-b
|
2e-b
|
-c
|
2a-c
|
2b-c
|
-
|
2d-c
|
2e-c
|
-d
|
2a-d
|
2b-d
|
2c-d
|
-
|
2e-d
|
-e
|
2a-e
|
2b-e
|
2c-e
|
2d-e
|
-
|
Sulla linea orizzontale in alto
si inseriscono i raddoppi dei numeri base mentre sulla prima colonna a sinistra si riportano i
complementari a 90 dei numeri base. Nelle celle interne, sommando i valori
esterni come in una tavola pitagorica, avremo le proiezioni dinamiche fra le
varie coppie considerate.
Compiliamo per esempio il
prospetto per la seguente cinquina 12-25-81-11-10.
Sulla linea orizzontale in alto
riportiamo i raddoppi dei numeri base:
2a = 2 x 12 = 24
|
2b = 2 x 25 = 50
|
2c = 81 x 2 = 72
|
2d = 11 x 2 = 22
|
2e = 10 x 2 = 20
|
Compiliamo invece la verticale a
sinistra con i complementari a 90 dei numeri base:
a = 78
|
b = 65
|
c = 9
|
d = 79
|
e = 80
|
Ecco il prospetto con le linee
esterne complete:
|
|
2a
|
2b
|
2c
|
2d
|
2e
|
|
|
24
|
50
|
72
|
22
|
20
|
-a
|
78
|
|
|
|
|
|
-b
|
65
|
|
|
|
|
|
-c
|
9
|
|
|
|
|
|
-d
|
79
|
|
|
|
|
|
-e
|
80
|
|
|
|
|
|
Quindi, inseriamo nelle celle interne le somme
incrociate dei valori esterni:
|
|
2a
|
2b
|
2c
|
2d
|
2e
|
|
|
24
|
50
|
72
|
22
|
20
|
-a
|
78
|
*
|
38
|
60
|
10
|
8
|
-b
|
65
|
89
|
*
|
47
|
87
|
85
|
-c
|
9
|
33
|
59
|
*
|
31
|
29
|
-d
|
79
|
13
|
39
|
61
|
*
|
9
|
-e
|
80
|
14
|
40
|
62
|
12
|
*
|
I valori interni non sono altro
che i movimenti simmetrici della distanza fra tutte le coppie componibili con
gli elementi della formazione considerata. Il numero 89 per esempio, ricavato
con l’operazione 2a-b, è la chiusura triangolare della coppia a-b, infatti:
89ç
(-13) 12 (13) 25
Lo strumento si dimostra di
enorme utilità per l’appassionato che si vuole cimentare in ricerche e
applicazioni di una certa importanza. Daremo qualche accenno nella seconda
parte.
Fabio Ruotolo
LA
CICLODINAMICA. 2^ parte
Come anticipato nella prima
parte del servizio cerchiamo qualche applicazione pratica.
Le “simmetrie” generate
all’interno del prospetto, cioè i numeri ricavati con le somme incrociate dei
valori esterni, possono costituire delle formazioni in possesso di particolari
caratteristiche stabilite a priori, ma evidentemente la formazione base deve
soddisfare certe condizioni. Ricerchiamo, per esempio, una terna con queste
caratteristiche:
“b”
e “c” è
due numeri qualsiasi;
a
= 3 (b-c) è
triplo della distanza fra gli altri due numeri;
Consideriamo la coppia 4-13
estratta sulla ruota di Milano nell’estrazione n° 137 del 2007.
La distanza ciclometrica fra i
due numeri è pari a 9. Il numero “a”, da ricercare su un’altra ruota nella
stessa estrazione, deve essere pari al triplo della distanza dell’ambo
rintracciato:
a = 3 x (b-c) = 3 x 9
= 27
Il numero 27 non è presente su
una delle altre nove ruote, pertanto invertiamo la disposizione dei due numeri
rilevati:
a = 3 x 81 = 63
Il secondo risultato è ovviamente
pari al complementare a 90 del primo. Il numero 63 lo troviamo però nel medesimo
sorteggio sulla ruota di Cagliari.
Assegniamo alla lettera “a” il
triplo della distanza e alle lettere “b” e “c” i numeri dell’ambo base in modo
da avere la ciclodinamica positiva dalla “c” alla “b” .
a
= 63 b = 4
c = 13
Compiliamo il prospetto delle
simmetrie dei tre numeri rintracciati:
|
|
2a
|
2b
|
2c
|
|
|
36
|
8
|
26
|
-a
|
27
|
-
|
35
|
53
|
-b
|
86
|
32
|
-
|
22
|
-c
|
77
|
23
|
85
|
-
|
I numeri che occupano le celle
2c-a, 2a-b e 2b-c, 53-32-85, formano una terzina di somma, detta anche Triade di
Fabarri:
53 + 32 = 85
Il numero somma 85 esce al 7° colpo sulla ruota di
Cagliari.
Al 14°, sempre su Cagliari, troviamo il terno 53-22-23.
Senz’alcun dubbio il lettore
potrà trovare più interessante un’applicazione sul prospetto per quattro
numeri.
Soddisfando una sola condizione
saremo in grado, operando con le ciclodinamiche, di risalire a quattro elementi
che formano un quadrato ciclometrico.
La condizione è la seguente:
la differenza tra il quarto e il secondo numero (d-b) deve essere pari al
triplo della differenza tra il primo e il terzo (a-c).
Concorso n° 137/’07, ruote di
Napoli e Palermo.
NAPOLI 30 37
PALERMO 72
3
|
Le distanze ciclometriche
dei due ambi sono una pari al triplo dell’altra.
37
– 30 = 7; 3 – 72 =
21; 7 x 3 =
21;
Compiliamo il prospetto riempiendo soltanto le celle
fondamentali, vale a dire le proiezioni antiorarie delle distanze fra le coppie
consecutive di posto.
a = 37;
b = 72;
c = 30; d = 3;
|
|
2a
|
2b
|
2c
|
2d
|
|
|
74
|
54
|
60
|
6
|
-a
|
53
|
-
|
-
|
-
|
59
|
-b
|
18
|
2
|
-
|
-
|
-
|
-c
|
60
|
-
|
24
|
-
|
-
|
-d
|
87
|
-
|
-
|
57
|
-
|
I numeri ricavati, 2-24-57-59 formano un quadrato
ciclometrico con somma comune 26.
Dopo appena 5 estrazioni esce l’ambo 2-24 su Napoli, ruota
base.
Ma lo spacciatore è ancora in giro o è stato arrestato? No, perché per scrivere un delirio del genere sulle estrazioni del lotto bisogna farsi di roba ben pesante. Occhio però...
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