L’OPERATORE
DIFFERENZIALE
"La geometria del lotto, fondata
dal grande Fabarri, non ha niente a che fare con le astruse cabale dei nostri
nonni, ma apre nuovi orizzonti d’indagine, soprattutto quando si opera con la
logica e con la matematica, ma ciò non di meno, vogliamo sottoporre
all’attenzione dei lettori un procedimento di nostra ideazione: IL METODO
CICLO-CABALISTICO."
Con quest’affermazione il grande
Domenico Manna, circa cinque anni fa, sulla rivista "LottoMio", introduceva la
trattazione di un originale procedimento, da lui stesso definito cabalistico, ma
che a nostro modesto avviso offre lo spunto per sviluppi ciclometrici molto
interessanti. Vediamo di che si tratta.
Si abbia un quadrato ciclometrico,
come quello rintracciato nell’estrazione n° 76 del 2001 sulle ruote di Bari e
Firenze:
|
2°
3°
BARI 42 89
FIRENZE 82 35
|
La distanza orizzontale dei due ambi
è pari a 43, mentre la misura delle due diagonali è
7.
A questo punto, anche se a dire il
vero i passaggi effettuati dal Manna sono leggermente diversi, si calcola la
differenza aritmetica fra le due misure comuni, distanza orizzontale e
diagonale.
La differenza calcolata viene
moltiplicata per 2; il risultato ottenuto è quello che venne definito dal grande
lottologo scomparso "operatore differenziale".
Quest’ultimo viene sommato e
sottratto ai quattro numeri del quadrato base:
43-7 = 36 36 x 2 = 72
è
operatore differenziale
42+72 = 24 42-72 = -30
è 90-30 =
60
89+72 = 71 89-72 =
17
82 + 72 = 64 82-72 =
10
35 + 72 = 17 35-72= - 37
è 90- 37=
53
Si procede poi a formulare la
previsione, abbinando in orizzontale gli elementi appena
calcolati:
BARI-FIRENZE ambi secchi:
24-60 / 71-17 / 64-10 / 17-53
E’ notevole che al 10° colpo, sulla
ruota di Firenze, venne sorteggiato l’ambo 10-64.
Si è trattato certamente di un caso
fortunato. Ma siamo sicuri che il metodo illustrato dal Manna sia proprio
cabala? Ne riparleremo!
Fabio Ruotolo
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