ESPERIMENTI DI SIMMETRIA. 1^ parte
All’avvocato
Fabrizio Arrigoni, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Fabarri, si deve la
nascita della ciclometria, metodologia che prescinde dalle analisi
statistiche e che poggia le sue basi
sull’osservazione di regolarità geometriche in un insieme numerico chiuso e
ripetitivo. Molti studiosi seguirono le sue indicazioni, ma ben pochi si
svincolarono dalla famigerata operazione di quadratura. Uno di questi fu
senz’altro il grande Domenico Manna, che negli anni ’80 introdusse la
ciclodinamica, una sorta di ciclometria in movimento, secondo la quale gli eventi estrazionali si susseguono con
rotture e composizioni di figure geometriche che trovano corrispondenza in altre
formazioni equivalenti nelle distanze. Il grande passo in avanti, a nostro
modesto avviso, il Manna lo fece nei primi anni ’90 (almeno ufficialmente)
introducendo la “Simmetria numerica”, con cui ribaltò completamente il concetto
secondo il quale il punto di partenza doveva essere l’ordine. La sua Simmetria,
infatti, permette di individuare dei gruppi numerici ordinati legati, mediante
un gioco di simmetrie delle distanze, ad altre formazioni disordinate
effettivamente estratte. Da questo servizio in poi, così come abbiamo fatto di
recente su Lottocorriere, esponendo le nozioni fondamentali dell’argomento,
proporremo delle applicazioni pratiche affiancate dalle relative
previsioni. Quasi tutti i fisici credono
che sotto la varietà e la complessità della natura ci sia un’elegante semplicità
di base, che sfrutta dei “trucchi” matematici, afferrabili creando degli schemi
codificabili in leggi di comportamento. La Simmetria di Manna non è altro che
uno schema di lettura logico con cui l’appassionato di Lotto cerca di leggere
nel caos estrazionale. E’ evidente che l’uso corretto della matematica, in
particolare dell’algebra, diventa fondamentale. Con la Simmetria, una delle
massime espressioni dell’ordine, si cerca di mettere ordine nel disordine,
risalendo da formazioni qualsiasi a formazioni ordinate legate simmetricamente
fra loro.
Si abbia una
coppia di numeri, per esempio 70 e 86. La distanza ciclometrica fra i due
elementi è data dalla loro differenza, cioè 86-70 = 16. Se indichiamo i due
numeri rispettivamente con le lettere “b” e “c” la distanza si può esprimere
algebricamente come “c-b”. Sommando
la distanza all’elemento di destra si ottiene uno spostamento simmetrico
orario:
70 (16) 86
(+16) è
12
Generalizzando
algebricamente l’operazione effettuata, indicando con la lettera “d” il numero 12, abbiamo:
d = c + (c-b)
=> d
= 2c-b
d = 2 x 86 – 70 = 172 – 70
= 102 (fuori 90) = 12
Poiché i tre
numeri sulla circonferenza ciclometrica formano un triangolo isoscele il numero
12 viene definito “chiusura triangolare”. Abbiamo, però, un’altra possibilità di
chiusura triangolare, mediante lo spostamento simmetrico antiorario.
54ç
(-16) 70 (16) 86
(16)
Questa volta, per
ricavare la chiusura antioraria “a”
, dobbiamo sottrarre al laterale sinistro “b”
la distanza “c-b”:
a = b - (c-b) => a
= 2b-c
a = 2 x 70 – 86 =
140 – 86 = 54
Se i numeri base
sono indicati con le lettere “b” e
“c”, le due chiusure triangolari si
ricavano con le seguenti formulette:
d = 2c-b; a
= 2b-c;
Il triangolo
isoscele esprime la simmetria più semplice in ciclometria.
Allo scopo di
avere disponibili a colpo d’occhio tutte le simmetrie fra una o più coppie di
numeri il Manna impiantò un semplice prospetto, chiamato prima delle
ciclodinamiche poi, più appropriatamente, “delle simmetrie”:
|
2a
|
2b
|
-a
|
-
|
2b-a
|
-b
|
2a-b
|
-
|
Sulla linea
orizzontale superiore si scrivono i raddoppi dei numeri base, mentre sulla prima
colonna a sinistra si riportano i complementari
a 90 dei numeri base. Nelle celle
interne, come in una tavola pitagorica,
effettueremo le somme incrociate dei valori esterni. Compiliamo il
prospetto per la coppia considerata 70 e 86.
Per a = 70 e b = 86,
questi sono i valori da inserire sulle linee esterne:
2a = 2 x 70 = 50; 2b
= 2 x 86 = 82;
-a = 90 – 70 = 20; -b
= 90 – 86 = 4;
Omettendo le somme
dei valori esterni riferiti allo stessa lettera, in quanto riavremmo i numeri di
partenza, ecco il prospetto con le simmetrie bilaterali della coppia
70-86:
|
50
|
82
|
20
|
-
|
12
|
4
|
54
|
-
|
Il problema che si
propose di affrontare successivamente Manna fu quello di riuscire a risalire ai
numeri base, generatori delle simmetrie,
essendo note soltanto le proiezioni bilaterali (o chiusure triangolari),
cioè i valori interni del prospetto.
Ammettiamo che siano
noti soltanto i numeri interni, cioè le simmetrie bilaterali 12 e 54. Come si
risale alla coppia generatrice? Assegniamo alle incognite le lettere “a“ e “b”,
mentre indichiamo i termini noti, 12 e 54, rispettivamente con le lettere
maiuscole A e B. Sapendo che A = (2b-a) e B = (2a-b), per determinare “a” e “b”
basta risolvere un semplicissimo sistema di equazioni di primo grado:
A = 2b-a B =
2a-b
Ricaviamo “a” dalla
prima equazione e sostituiamo il risultato nella seconda:
a =
2b-A; B = 2 (2b – A) –
b è B = 3b – 2A
Dall’ultima equazione ricaviamo l’incognita “b”:
b = (2A + B) : 3
Sostituendo il
valori di “b” nella prima equazione possiamo trovare anche l’incognita
“a”:
a =
2b-A = 2((2A + B):3)-A = (4A+2B):3-A
è
a
= (2B+A) : 3
Questa è la formula
DIEMME per due numeri. C’è da aggiungere, però,
qualche dettaglio. Poiché al denominatore si ha il numero 3, per avere
come risultato un numero intero è necessario che il numeratore sia divisibile
per 3: la condizione indispensabile è che i numeri A e B appartengano alla
stessa tripla figurale.
Verifichiamo adesso
la formula Diemme per la coppia dell’esempio 12-54:
a =
(2B+A):3 = (2 x 54+12):3 = (108+12):3 = 120:3 = 40
b =
(2A+B):3 = (2 x 12+54):3 = (24+54):3 =
78:3 = 26
I numeri 26 e 40,
quindi, sono quelli che mediante la proiezione bilaterale della distanza
generano la coppia 54-12. Ma i numeri iniziali non erano forse 70 ed 86? In
effetti è così! I numeri che avevamo considerato all’inizio erano questi, ma non
abbiamo commesso alcun errore. Utilizzando la Diemme abbiamo diviso dei numeri
per 3 e nell’aritmetica dell’orologio ciclometrico quando dividiamo un numero
per 3 dobbiamo considerare tre soluzioni modularmente valide: i tre termini
della stessa terzina simmetrica a distanza 30. Queste le soluzioni
valide:
a = 120 : 3 = 40 oppure 10 oppure 70;
b = 78 : 3 = 26 oppure 56 oppure 86.
La
terza parte di un numero è uguale ad un intera terzina simmetrica a distanza 30,
cioè un triangolo equilatero. Se infatti
proviamo a triplicare gli elementi che in ciclometria formano una delle figure
suddette, per esempio 13-43-73, otteniamo lo stesso risultato:
3 x 13 = 39; 3 x 43 =129 = 39; 3 x 73 = 219 = 39.
Impiantiamo adesso il prospetto delle simmetrie per una terna di numeri
a-b-c:
|
2a
|
2b
|
2c
|
-a
|
-
|
2b-a
|
2c-a
|
-b
|
2a-b
|
-
|
2c-b
|
-c
|
2a-c
|
2b-c
|
-
|
Dobbiamo trovare le
relazioni che ci permettono di risalire alla terna originaria a-b-c conoscendo i
seguenti elementi interni:
A = 2c-a; B
= 2a-b; C
= 2b-c.
La soluzione, che si
ottiene facilmente risolvendo un sistema di equazioni con tre incognite, è la
seguente:
a = (4B+2C+A): 7 b
= (4C+2A+B): 7
c
= (4A+2B+C): 7
Questa
è la formula Diemme, in forma pura, relativa a tre numeri. Al denominatore
abbiamo il numero 7 e ciò complica un po’ le cose, poiché non è semplice
rintracciare delle terne che rendano il numeratore divisibile modularmente per
questo numero. Ma l’aritmetica dei moduli e dei resti ci viene in aiuto. In
matematica dividere per un numero “n” significa anche moltiplicare per il suo
reciproco (1/n). Nell’aritmetica del Lotto, a modulo 90, il reciproco di 1/7 è
pari a 13. In pratica, dividere per 7 significa anche moltiplicare per 13, e
viceversa. La tre formule Diemme vengono così trasformate in:
a = (4B+2C+A) x 13 b
= (4C+2A+B) x 13
c
= (4A+2B+C) x 13
La
formula Diemme consente di calcolare le formazioni che mediante il gioco delle
simmetrie ne generano delle altre, ma nulla ci vieta (lo faremo successivamente)
di stabilire a priori quali caratteristiche deve possedere la formazione di
origine.
Nell’estrazione n°
44 del 3 giugno 2004 ’03 sulla ruota di Torino rintracciamo l’ambo diametrale
9-54, di somma 63. Il complemento a 91 della somma 63 è 28, numero che
rintracciamo su Palermo.
Formiamo due
colonnine di tre numeri, inserendo i due diametrali, alternativamente, al 1° ed
al 3° posto.
A
|
9
|
a
|
|
|
A
|
54
|
a
|
B
|
28
|
b
|
|
|
B
|
28
|
b
|
C
|
54
|
c
|
|
|
C
|
9
|
c
|
Dobbiamo applicare
la DIEMME per determinare i tre elementi delle due terzine di origine, ma si può
fare a meno delle tre formule ricorrendo ad un veloce tecnica di calcolo, sempre
intuita dal Manna, denominata CATENARIA DI SIMMETRIA.
Prendiamo la prima
terzina, dove A = 9, B = 28 e C = 54. Utilizzando le formule si
otteniamo:
a = (A + 4B + 2C) x 13= (9 + 4 x
28 + 2 x 54) x 13 = 2977 = 7
b = (2A + B + 4C) x 13 = (2 x 9 + 28 + 4 x 54) x 13 = 3406 = 76
c = (4A + 2B + C) x 13 = (4 x 9 + 2 x 28 + 54) x13 = 1898 =
8
La terna di numeri
7-76-8, che proietta simmetricamente la formazione nota 9-28-54, può essere però
calcolata in un modo decisamente più rapido. Calcolata la “c”, piede della
colonna, con la formula c =
52A+26B+13C, possiamo
risalire alle altre due incognite con dei semplici calcoli.
A
|
9
|
|
a
|
B
|
28
|
|
b
|
C
|
54
|
8
|
c
|
Si moltiplica per due la “c” e
si sottrae il valore di A: 2 x 8 – 9 = 16 – 9 = 7.
Quindi, si raddoppia il numero
trovato “a”, 7, e si sottrae B: 2 x 7 – 28 = 14 – 28 = 76.
A
|
9
|
7
|
a
|
2 x 8-9
|
B
|
28
|
76
|
b
|
2 x 7-28
|
C
|
54
|
8
|
c
|
|
Calcolato il piede
della formazione incognita, con l’utilizzo della catenaria di simmetria siamo
stati in grado di ricomporla interamente. Procedendo allo stesso modo per la
seconda terna ricaviamo:
A
|
54
|
52
|
a
|
2 x 53-54
|
B
|
28
|
76
|
b
|
2 x 52-28
|
C
|
9
|
53
|
c
|
|
Abbiamo ottenuto
due nuove terzine che logicamente sommano 91. Per entrambe il numero centrale è
il 76, che scartiamo dal pronostico. Gli altri quattro numeri formano il
rettangolo 7-8-52-53, in gioco per ambo sulle ruote di Palermo e Torino per una
decina di colpi (scriviamo dopo l’estrazione n° 46 del 9 giugno).
Nota: 6° colpo
ambo 7-53 su Torino; 8° colpo 8-53 su Palermo.
ESPERIMENTI DI SIMMETRIA. 2^ parte
Possiamo senz’altro dire che il risultato ottenuto dal primo esperimento
di simmetria numerica è andato ben oltre le normali aspettative, considerato che
nel giro di appena otto estrazioni la quartina segnalata ha fornito due ambi su
ruote determinate.
Ovviamente il gioco era da intendersi esaurito dopo la sortita dei numeri
7 e 53, avvenuta al 6° colpo di gioco sulla ruota segnalata di
Palermo.
Sperando di essere altrettanto fortunati in quest’occasione, presentiamo
un pronostico ricavato dopo il concorso n° 53 del 2004.
CAGLIARI 53
70
ROMA 53 25
Abbiamo rintracciato su due ruote un numero ripetuto e due
diametrali.
Disponiamo le due terzine per lo sviluppo della Diemme inserendo al
centro di entrambe il numero ripetuto ed effettuiamo i vari calcoli:
A
|
70
|
86
|
a
|
|
A
|
25
|
41
|
a
|
B
|
53
|
29
|
b
|
|
B
|
53
|
29
|
b
|
C
|
25
|
33
|
c
|
|
C
|
70
|
78
|
c
|
I numeri alla lettera “c” sono
stati ottenuti con la formula c = (4A+2B+C) x 13. Con la catenaria di simmetria
abbiamo poi determinato le incognite “a” e “b”: a = 2c-A, b = 2a-B.
Le due nuove terzine hanno in
comune il numero 29, centro di simmetria della struttura, che viene elevato a
capogioco.
Per il gioco dell’ambo
abbineremo gli altri quattro numeri di derivazione simmetrica 86-41-33 e 78 e i
due diametrali di partenza 25-70.
Riassumendo, abbiamo questa
previsione, da seguire per il gioco dell’ambo almeno fino all’estrazione n°
65/’04:
CAGLIARI-ROMA
Ambata = 29 (fino alla 62^/’04)
Ambi = 29-41 /
29-78 / 29-86 / 29-33 / 29-25 / 29-70
ESPERIMENTI DI SIMMETRIA- 3^ parte
Si abbia la seguente terna di numeri:
11 ç
(-14) 25 (+28) è43
Le distanze fra il
perno e i due laterali sono l’una il doppio dell’altra. Sulla base di queste
formazioni l’amico Antonio Fiacco elaborò un procedimento di Ciclometria
classica molto efficace, soprattutto per il gioco d’estratto, denominato
Incastro di Simmetria Quadratica.
Ma da dove deriva
simmetricamente una terna avente queste caratteristiche?
Nell’estrazione n°
68 del 25 agosto di quest’anno, sulle ruote di Napoli e Venezia rinveniamo
l’ambo ripetuto 18-57.
Nello schemino della Diemme per 3 numeri
assegniamo ai due elementi, alternativamente, le lettere A e B. Completiamo le
due colonnine inserendo alla lettera C lo stesso numero che occupa la posizione
B:
A
|
18
|
|
|
A
|
57
|
|
B
|
57
|
|
|
B
|
18
|
|
C
|
57
|
|
|
C
|
18
|
|
Calcoliamo i piedi delle
colonne di destra con la formula Diemme:
1^ colonna: c = (4 x 18 +
2 x 57 + 57) x 13 = 9
2^ colonna: c = (4 x 57 + 2 x 18 + 18) x 13 =
66
Completiamole con la
catenaria di simmetria:
A
|
18
|
90
|
2c-A
|
|
A
|
57
|
75
|
2c-A
|
B
|
57
|
33
|
2a-B
|
|
B
|
18
|
42
|
2a-B
|
C
|
57
|
9
|
c
|
|
C
|
18
|
66
|
c
|
Osserviamo attentamente
le due terne calcolate:
90 ç
(-33) 33 (+66) è9
75 ç
(-57) 42 (+24) è66
Entrambe hanno la distanza di destra pari al
doppio dell’altra.
Inoltre, se indichiamo i movimenti distanziali
tenendo conto del limite circolare 45, ci accorgiamo che assumono valori di
segno algebrico opposto rispetto all'altra terna:
90 ç
(-33) 33 (- 24) è9
75 ç
(+33) 42 (+24) è66
Il costrutto presenta vari notevoli intrecci
simmetrici. Si configurano, per esempio, i triangoli isosceli (90-33-66),
(9-42-75), (75-9-33), (42-66-90), vari quadrati ciclometrici, l’esagono
irregolare (90-33-66-9-42-75), ecc.
E se proviamo a chiudere bilateralmente
l’esagono?
57ç
(-33) 90 (33) 33 (33) 66 (33) 9 (33) 42 (33) 75 (+33) è18
Abbiamo ottenuto l’ambo base 18-57. In
pratica, l’esagono divide in 7 parti uguali la distanza base, e non poteva
essere diversamente, considerando che utilizzando la formula Diemme abbiamo
moltiplicato per 13, che nell'ambito dell'aritmetica modulare a base 90
equivale a dividere per 7.
Ricordando che scriviamo dopo l’estrazione n°
77 del 25 settembre, azzardiamo questo pronostico, da seguire per una
dozzina di prove:
NAPOLI-VENEZIA
ambo secco
principale 9-66
ambi secchi 66-90 / 66-33 / 9-42 / 9-75
Fabio Ruotolo
ESPERIMENTI DI SIMMETRIA- 4^
parte
Le seguenti formazioni, evidenziate anni fa
dal grande studioso Leontino Gorgia, sono le terzine parasimmetriche a base
gemellare:
11-79-80
|
22-68-69
|
33-57-58
|
44-46-47
|
55-35-36
|
66-24-25
|
77-13-14
|
88-2-3
|
Ognuna di esse è composta da un numero gemello
e dai relativi complementari a 90 e a 91.
Quali sono le caratteristiche che devono possedere le formazioni ad esse
legate mediante il congegno modulare della simmetria del Manna?
Estrazione del 20 ottobre
2004.
Sulla ruota di Roma abbiamo l’ambo 42-50, di
somma 92. Abbozziamo lo schemino per l’applicazione dalle Diemme e della
catenaria di simmetria inserendo il numero 42, appartenente alla tripla figurale
3-6-9, alla lettera B e il numero 50 alla lettera A. Calcoliamo poi l’elemento
alla lettera C con la formula C = (87-B):3.
(87 –
42): 3 = 45: 3 = 15 oppure 45
oppure 75
Nella stessa
estrazione rintracciamo il numero 45 sulla ruota di Napoli. Completata la
formazione possiamo procedere applicando Diemme e catenaria:
A
|
50
|
|
B
|
42
|
|
C
|
45
|
|
Calcoliamo il piede
della formazione di destra:
c = (4A+2B+C) x 13 =
(4 x 50 + 2 x 42 + 45) x 13 = 47
A
|
50
|
|
B
|
42
|
|
C
|
45
|
47
|
Risaliamo con la
catenaria di simmetria:
A
|
50
|
44
|
|
2 x 47 -
50
|
B
|
42
|
46
|
|
2 x 44 -
42
|
C
|
45
|
47
|
|
|
La formazione
ricavata è una terzina parasimmetrica a base gemellare. E’
da tenere presente che 30 dei 90 ambi di somma 2 contengono un numero multiplo
di 3 e ognuno di essi può integrare 3 terzine basi. Pertanto i vari calcoli di
simmetria potranno produrre, oltre alle terzine a base gemellare, altre 82
formazioni che pur non includendo alcun gemello presentano le stesse
caratteristiche delle prime, essendo composte di un numero e dei relativi
complementi a 90 e a 91. Le terne basi che mediante la
Diemme ricavano una terzina a base gemellare (formazioni di origine) sono quelle
sotto elencate:
BASE
|
ORIGINE
|
|
BASE
|
ORIGINE
|
59-33-78
|
11-79-80
|
|
17-75-34
|
55-35-36
|
26-66-67
|
22-68-69
|
|
74-18-23
|
66-24-25
|
83-9-56
|
33-57-58
|
|
41-51-12
|
77-13-14
|
50-42-45
|
44-46-47
|
|
8-84-1
|
88-2-3
|
Chiudiamo naturalmente con la previsione,
valida fino alla 5^ estrazione del 2005:
NAPOLI
e ROMA
terzina per ambo 44-46-47
N.B: Il pronostico è stato elaborato dopo
l’estrazione del 27 novembre 2004.
http://www.statistiche-lotto.it/pronostici-lotto-generatore-numeri
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